La Musicoterapia Clinica viene associata a tecniche di educazione cognitivo-comportamentale modellata e adattata su bambini affetti da Disturbo dello Spettro Autistico o di altri Disturbi pervasivi dello sviluppo. La terapia consisterà in una relazione intersoggettiva basata sull’empatia e quindi sulla comunicazione affettiva.
Si agiscesuquelle competenze più primitive e basilari di ogni essere umano. Infatti, Da un punto di vista prettamente musicoterapico è estremamente utile notare come i vari pattern che costituiscono tali competenze, presentano un proprio corrispettivo in termini di linguaggio musicale. In altre parole: i parametri musicali quali altezza, dinamica, intensità, timbro e ritmo, sono presenti in qualsiasi tipo di comunicazione umana: verbale e non verbale. Per cui il nostro lavoro associato all’altrettanto ruolo fondante dell’educazione cognitivo-comportamentale permetterà di gestire, organizzare e qualificare queste competenze che nel caso dell’autismo sono interrotte o deficitarie. Si lavorerà allora sull’aspetto sensoriale, motorio e cinestetico innato, cercando di aprire un varco attraverso quel guscio invisibile e apparentemente inaccessibile.
La relazione terapeutica mira attraverso l’acquisizione, l’elaborazione e la restituzione del comportamento dell’altro, a dare significato alle stereotipie e manifestazioni della persona autistica. Inoltre cosa di centrale importanza è che il tutto si evolve in funzione dell’evoluzione e dei cambiamenti del disturbo. La terapia prevede l’attivazione di interventi finalizzati ad arricchire le interazioni sociali, ad incrementare la comunicazione,facilitare l’ampliamento degli interessi , rendendo più flessibilie piacevoli gli schemi di azione. Con le seguenti tecniche cognitivo-comportamentali si mira a promuovere i comportamenti adattivi e a ridurre quelli problematici attraverso un intervento intensivo programmato. Ma non solo, in un ottica prettamente di educazione funzionale cognitiva, gli obiettivi della stimolazione cognitivo-comportamentale sono anche quelli di favorire la generalizzazione delle competenze cognitive raggiunte nella vita quotidiana e di promuovere la acquisizione di autonomie comportamentali stimolando le abilità cognitive e la loro reciproca integrazione attraverso attività e situazioni della vita di tutti i giorni.